Seminari, talk, presentazioni di prodotto, degustazioni, aperitivi IGP, premiazioni, promozioni al consumo, nuove tecnologie, sostenibilità. Dal 5 al 7 aprile al centro del padiglione 4.2 (A8-A10) il format d’internazionalizzazione del prodotto fresco italiano ideato dal Consorzio Edamus ritorna protagonista, alla principale fiera mondiale del settore, con un fitto programma di eventi.
Tra i tanti convegni i visitatori dell’Italian Fruit Village avranno la possibilità di conoscere nuovi prodotti, approfondire la conoscenza di alcune varietà e, in qualche caso, assaporarle in gustose ricette. Sarà così in occasione degli aperitivi mediterranei (MAP) con limone Costa d’Amalfi IGP, degli appuntamenti a cura dell’Organizzazione di Produttori AOA dedicati alla Melannurca Campana IGP e ai prodotti della linea biologica Bio Mio, oltre che durante la presentazione dei progetti di promozione al consumo di prodotti freschi europei (“I love Fruit and Veg from Europe”). Sul palco del Village anche la Clementina più tardiva, la Perrina di Armonia e le nuove varietà di uve apirene pugliesi (Uvapulia).
L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. All’elenco si aggiungerà a breve la Fragola della Basilicata. Al completamento del percorso verso l’IGP la OP Assofruit Italia riserva uno spazio di discussione. La fortuna e lo sviluppo di un prodotto è strettamente connessa alla sua tracciabilità e all’attività dei Consorzi di Tutela. Al sistema Blu Dev utilizzato per la Rucola della Piana del Sele il Carciofo di Paestum IGP e il Limone Costa d’Amalfi IGP, la Coldiretti dedica un convegno. Nel corso dell’Italian Fruit Village, l’Associazione presieduta da Ettore Prandini, presenterà anche un nuovo format dedicato alla Dieta Mediterranea.
Sul palco del Village verranno analizzate le condizioni attuali del mercato e saranno proposte alcune soluzioni per migliorare la competitività delle imprese italiane. È il caso dell’incontro promosso da Confagricoltura. L’Organizzazione, presieduta da Massimiliano Giansanti, s’interrogherà sul futuro della Logistica a partire dalla catena del freddo. I limiti, le opportunità e le peculiarità della Grande Distribuzione Organizzata italiana saranno, invece, analizzati da Andrea Meneghini, esperto consulente di settore, mentre lo sviluppo delle filiere corte sarà al centro dell’incontro dell’Associazione dei Direttori dei Gal Italiani promosso dal GAL Terra è Vita. In linea con l’interazione tra produzione e territorio la CUT (Commissione Uva da Tavola) presenterà la Costituzione del Distretto dell’Uva da Tavola. Un modo per affrontare il tema dell’aggregazione e dell’utilizzo di strumenti che consentono la crescita. Lo sviluppo dei mercati, però, non può prescindere da un insieme di regole adatte a favorirne la crescita. Per questo motivo l’Unione Nazionale Italia Ortofrutta terrà un incontro dedicato alle nuove sfide della Politica Agricola Comune.
Uno dei temi trasversali del Village sarà quello della Sostenibilità. Due, in particolare, gli eventi che si concentreranno su questo aspetto. La presentazione della Vertical Farm di Rago e un seminario a cura del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno che si soffermerà sull’applicazione di tecnologie sostenibili per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari.
Negli spazi del Village anche due momenti dedicati alla promozione della sana alimentazione con i progetti “CineFrutta” e “Fruit & Salad”.
Nel corso della tre giorni, inoltre, verranno assegnati anche i premi internazionali dell’Ortofrutta con la consegna degli Award International a cura di Italian Food News.
All’interno degli spazi espositivi dell’Italian Fruit Village, saranno presenti le Organizzazioni di Produttori Terraorti, La Deliziosa, A.O.A., Costieragrumi, Pignataro, Agritalia, le Aziende agricole Cerro, B&B Frutta, FeolFruit, Corag, La Reggia, La Picentina, Paolillo e Nicola Palma. Sarà presente anche un Gruppo di Azione Locale, il GAL “Terra è Vita”, a testimonianza della profondità di rappresentazione del territorio che è capace di esprimere l’Italian Fruit Village.