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L’Europa dei territori alla prova della riforma della PAC

La riforma della PAC riduce i finanziamenti. Parlamento all’opera per trovare una mediazione e salvaguardare le imprese agricole. Cruciale il ruolo degli investimenti in sostenibilità ambientale delle produzioni.

Il 2020 è un anno cruciale per il futuro dell’agricoltura europea, e quindi, italiana. Con la chiusura del ciclo di investimenti settennale dell’Ue 2014-2020 e l’inizio del nuovo (2021-2027) l’Unione si trova, complici anche le recenti elezioni, a prendere consapevolezza dell’impossibilità di rendere operativa la nuova Politica Agricola Comune entro il 2021.

Per questo la Commissione europea ha proposto dei regolamenti transitori che dovranno essere discussi dal Consiglio UE e dall’Europarlamento.

Ne hanno discusso Giuseppe Milazzo, deputato parlamento europeo Commissione Agri Pesca, Federica Argentati presidente distretto agrumi di Sicilia, Giovanni Giugliano direttore GAL “Terra è Vita”, Edy Bandiera, assessore Agricoltura Regione Sicilia

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